Costruzione muscolare
La crescita muscolare, cioè l’aumento del volume muscolare viene ottenuto attraverso l’allenamento specifico con i pesi e con una sana alimentazione. Questi due fattori sono entrambi indispensabili per il raggiungimento dell’obbiettivo.
Le strategie che portano all’ipertrofia possono essere così riassunte:
- Esercizi in grado di dare in forte stimolo neuronale in grado quindi di attivare il maggior numero di unità motorie ( allenamento esplosivo olimpionico e allenamento per l’incremento della forza massimale).
- L’allenamento ottimale al fine di massimizzare la produzione di ormoni anabolici e limitare la produzione di ormoni catabolici.
- Utilizzo di carichi di lavoro differenziati e mirati ai diversi tipi di fibra e alle diverse componenti della cellula muscolare.
- Utilizzo di modalità e velocità di esecuzione differenziate e mirate ai diversi tipi di fibre e alle diverse componenti della cellula muscolare.
- Raggiungimento della massima deplezione dei fosfati.
- Esaurimento delle scorte di glicogeno e massiccia produzione di acido lattico.
- Esercizi specifici strutturati per raggiungere il cedimento muscolare che necessita di un alto livello di concentrazione al fine di riuscire a superare quella che può esser indicata come cedimento mentale; questo è il livello di intensità più elevato possibile.
- Speciali tecniche allenanti.
Pertanto per ottenere un incremento della massa muscolare, è necessario strutturare un allenamento personalizzato basato su un’accurata analisi antropometrica che stimoli tutti i componenti della cellula, combinato con un’alimentazione sana e bilanciata che rispetti il giusto dispendio calorico: Solo un fisico sano è in grado di rendere al massimo.
Un altro aspetto fondamentale è la tecnica di esecuzione che deve essere sempre perfetta al fine di far lavorare il muscolo al meglio e prevenire possibili infortuni.
Una tecnica corretta consente di spostare completamente la tensione dalle articolazioni tendini e legamenti direttamente sul muscolo
Ultimo ingrediente, l’intensità; per ottenere i migliori risultati cercate di dare sempre il massimo quando vi allenate in ogni ripetizione e in ogni serie.
Se potete, lasciate il cellulare a casa o spegnetelo e dateci dentro e ragionate come se la serie che state facendo sia l’ultima.
Ricordate di utilizzare carichi progressivi ma che solo quelli pesanti (per voi!) saranno veramente allenanti…..gli avvicinamenti ai carichi di lavoro servono solo a prepararci.
Solo un allenamento realmente intenso sarà in grado di darvi i risultati migliori.
Personal trainer Dott. Graziano Noviello
RANGE DI MOVIMENTO (ROM)
In palestra vedo spesso persone eseguire gli esercizi completamente a caso con range di movimento incompleto e parziale; l’esempio migliore sono quei ragazzi che nel tentativo di mettere più peso possibile quando eseguono le distensioni su panca piana abbassano il bilanciere fermandolo a circa 10 cm dal petto rendendo , quindi, l’esercizio più facile e meno efficace.
Vediamo di fare un po di chiarezza sul giusto ROM che dipende dalla persona che esegue l’esercizio, dal tipo di esercizio e anche dall’obiettivo che si vuole ottenere.
La lunghezza degli arti, la lunghezza e l’elasticità muscolare, la struttura delle articolazioni e ovviamente lo stato di forma contribuiscono a determinare il ROM potenziale che si riferisce all’arco di movimento completo di un muscolo.
ROM attivo è il range di movimento lungo il quale è possibile allenare un esercizio e ogni persona dovrebbe allenarsi con il ROM più ampio possibile che non causa dolore arrivando al massimo allungamento e massima contrazione possibile.
Per gran parte degli esercizi il ROM attivo non corrisponde al ROM potenziale.
ROM obiettivo si riferisce a una zona all’interno di un arco di movimento attivo che si desidera enfatizzare.
Può essere utilizzato da quelle persone che sono particolarmente deboli in un certo punto di un esercizio oppure da chi si trova in una fase di stallo della forza.
All’interno di un esercizio si possono eseguire serie e ripetizioni a ROM parziale al fine di porre maggior enfasi su zone più difficili del movimento o per esaurire ulteriormente i punti del ROM in cui c’è ancora forza.
In conclusione un esercizio andrebbe sempre eseguito nel ROM massimo possibile ma si può variarlo in modo ben studiato al fine di ottenere risultati specifici in termini di forza e sviluppo muscolare.
Personal Trainer Dott. Graziano Noviello
I BENEFICI DELL’ATTIVITA’ FISICA COI PESI
Troppo spesso sento o parlo con persone che raccontano di come si sono fatti male in palestra soffrendo di semplici risentimenti e fastidi articolari fino ad arrivare a infortuni più importanti; queste persone danno erroneamente la colpa alla palestra e ai pesi.
Il problema non risiede nei pesi in se stessi ma nel fatto che queste persone non si allenano con la giusta tecnica di esecuzione e questo sposta la tensione dai muscoli ai tessuti molli e alle articolazioni; al contrario se ci si allena con una tecnica perfetta caricando il giusto ed eseguendo ogni singola ripetizione con un movimento controllato e una cadenza prestabilita, le tensioni a livello articolare sono ridotte a zero e al tempo stesso si va a sollecitare esclusivamente la massa muscolare e i muscoli stabilizzatori.
Allenandosi nel modo corretto oltre a renderci più forti ci stabilizza le articolazioni così da evitare ogni possibile infortunio; in questa modo è possibile eseguire esercizi particolarmente intensi come stacchi, squat, press, rematore senza nessun problema.
Ovviamente questo discorso vale per persone sane mentre per coloro che presentano già dei problemi bisogna valutare con un’attenta visita antropometrica.
Non saprei quanti di coloro che vedo in palestra, prima di eseguire un esercizio facciano caso a:
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Posizione dei piedi
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Allineamento delle ginocchia e la loro giusta posizione
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Posizione delle anche
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Posizione di scapole, spalle e collo
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Rispettare sempre le curve fisiologiche della schiena
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Addome sempre contratto.
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La corretta respirazione.
Nel 99% dei casi vedo curve della schiena non rispettate con movimenti ondulatori, posizione di ginocchia e spalle e collo completamenti sbagliati ecc….
Inoltre nella maggior parte dei casi, quando in palestra mi fermo a parlare con qualcuno di allenamenti e chiedo che cadenza stia usando la risposta che mi sento dire è che non sanno nemmeno di cosa stia parlando.
Per concludere, iniziate a smettere di muovere i pesi sparando ripetizioni a caso con quanto più carico possibile ma eseguite un riscaldamento adeguato e poi ripetizioni controllate con cadenze precise (es. 3131, 1030, 1231….) curando la corretta posizione del corpo e della schiena e concentrate il lavoro su muscoli e non sulle articolazioni.
Personal Trainer Dott. Graziano Noviello